Nella chiesa dei Santi Giacomo e Giovanni di Milano
Nella città di Milano, l’unica chiesa dedicata all’Apostolo Giacomo il Maggiore (quello di Santiago de Compostela) si trova in via Meda 50. È la chiesa dei Santi Giacomo e Giovanni, realizzata tra il 1999 e il 2001 e consacrata dall’arcivescovo Dionigi Tettamanzi il 28 gennaio 2006.
Qui troviamo diverse raffigurazioni dell’Apostolo, che aiutano a scoprire e ad approfondire la figura di questo grande santo.
Innanzitutto compare nel mosaico di Rupnik in fondo al presbiterio. Giacomo è il personaggio a destra, sopra la sede, spettatore dell’evento della trasfigurazione di Gesù insieme al fratello Giovanni (in piedi a sinistra) e a Simon Pietro (seduto a sinistra). È rappresentato con i tratti del profeta Elia: un uomo forte e vigoroso, ardente di zelo per il suo Signore; un uomo travolto e trasportato dal fuoco dello Spirito Santo; un uomo che, alla presenza di Dio, si copre il volto con il mantello.
Sulla porta d’ingresso, nella formella più a destra, che rappresenta la Pentecoste, san Giacomo si distingue dagli altri apostoli per i tratti distintivi del pellegrino: il bastone, la conchiglia e la zucca usata come borraccia.
Infine, entrando in chiesa sulla sinistra, esposta alla venerazione dei fedeli, si trova un’insolita icona dei santi Giacomo (a sinistra) e Giovanni (a destra), ritratti insieme, uno di fronte all’altro. Nel loro sguardo si coglie una fraternità che non si è fermata al legame di sangue ma che si è approfondita ed è cresciuta nell’essere condiscepoli di Gesù e suoi testimoni nel mondo.
LA RELIQUIA
Forse non tutti sanno che la Chiesa dei santi Giacomo e Giovanni custodisce dentro l’altare una preziosa reliquia dell’apostolo Giacomo proveniente direttamente da Santiago de Compostela e donata nel 1998 dall’arcivescovo Juliàn Barrio Barrio. È un reliquiario di granito rosso contenente a) un pezzo di stoffa di seta granata del XV secolo che ha toccato la statua di Santiago; b) un pezzo di legno dell’arca provvisoria, che conteneva le spoglie dell’apostolo dal 1879 al 1891; c) un pezzo di gallone d’oro della stessa arca.
Nell’”Autentica” datata 25 luglio 1998 si legge:
“Con la presente concediamo volentieri la nostra autorizzazione alla donazione dei “brandea” di cui sopra, che, a norma di legge, dichiariamo autentici, con l’augurio che siano per la nuova parrocchia pegno della preziosa intercessione del nostro santo patrono, il glorioso apostolo San Giacomo il Maggiore, e per tutti i fedeli di questa nuova comunità parrocchiale siano sprone della devozione e della partecipazione al suo zelo apostolico.”